In tanti se lo chiedono, ma in pochi effettivamente si ricordano come nacque una delle invenzioni che noi al giorno d’oggi diamo per scontata, eppure qualche decennio fa rivoluzionò sul serio la vita e il commercio.
Stiamo facendo riferimento all’uso dei codici a barre, che vennero inventata grazie a una brillante intuizione di Norman Joseph Woodland e di Bernard Silver. Entrambi, verso la fine degli anni Quaranta, erano due bravissimi studenti di ingegneria presso l’Università di Drexel. Ebbene, il 7 ottobre del 1948, dopo aver ascoltato diverse lamentele da parte del presidente di un’azienda che operava nel settore alimentare, decisero di provare a soddisfare le necessità di avere un sistema automatizzato per la gestione delle operazioni di cassa.
Così, nacque il codice a barre. Dal settore alimentare chiaramente si cominciò a diffondere in tantissimi altri ambiti della vita quotidiana, a partire dagli studi di medici fino a quelli di avvocati e notai, passando inevitabilmente anche per gli uffici postali e così via.
Al giorno d’oggi, tra l’altro, si è arrivati ad avere tantissime tipologie di codici a barre differenti. La distinzione principale è tra barcode unidimensionali, come ad esempio quelli upc oppure i codici a barre EAN, e barcode bidimensionali, come possono essere ad esempio i codici QR, oppure il codice Datamatrix, senza dimenticare anche Aztec e PDF417.
Dati più precisi
In primo luogo, bisogna mettere in evidenza come l’impiego costante dei barcode offre la possibilità di avere a che fare con dei dati più accurati. Si tratta del motivo principale per cui si sceglie di cominciare a utilizzare un sistema di codici a barre.
Piuttosto di frequente, tra l’altro, l’inserimento dei dati è una di quelle operazioni che fa la differenza in qualsiasi tipo di ambito aziendale. Ecco spiegato il motivo per cui le aziende hanno, in questo modo, l’opportunità di realizzare dei report decisamente precisi, potendo fare delle previsioni anche su tutte le varie necessità e sulle azioni da portare avanti in futuro.
Grazie a una maggiore accuratezza nell’inserimento dei dati, ecco che tutte le altre operazioni a livello aziendale ne beneficeranno. Le aziende che utilizzano dei sistemi di codici a barre integrati offrono la possibilità agli utenti di scansionare i prodotti tramite i codici a barre e non digitare alcun codice. In questo modo, l’accuratezza dei dati si spinge fino al 99%. La misura dell’errore umano e l’impatto che può avere sulle varie operazioni aziendali, non si può affatto sottovalutare.
Passi in avanti anche sotto il profilo dell’efficienza
Non solo un alto livello di precisione, dal momento che i codici a barre sono in grado di garantire agli utenti anche l’opportunità di lavorare con un livello di velocità senz’altro maggiore, senza però dover scendere ad alcun compromesso sotto il profilo della precisione.
Nel momento in cui si deve calcolare, infatti, il tempo che serve per portare a termine la correzione di semplici errori di battitura, è abbastanza facile intuire quanto l’uso dei sistemi di codici a barre sia effettivamente in grado di migliorare l’efficienza delle varie operazioni dell’azienda.
Non solo, dal momento che mettendo a disposizione dei vari sistemi informatici la particolare capacità di notare con esattezza quello che sta succedendo in una specifica organizzazione o ufficio, è chiaro che i codici a barre permettono di poter convertire delle azioni fisiche in transazioni di carattere digitale in modo istantaneo.Se da una parte il tempo che si può risparmiare in confronto all’inserimento manuale dei dati è proprio sotto gli occhi di tutti, d’altro canto è bene mettere in evidenza come i passi in avanti a livello di efficienza si possono riflettere a cascata un po’ su tutti gli altri uffici dell’organizzazione o dell’azienda.